Gita Scolastica - Canto II

Resistenza! Cocciutaggine! Paura! Incontrai durante lo mio cammino per la selva dello viaggio d'istruzione. Li miei compagni erano divisi: taluni tre volevano ad ogni costo andare colle classi quarte e taluni tre, tra li quali me, non volevano recarsi in alcuno loco colli compagni delle quarte(io più che altro a Vienna), e li rimanenti 6 volevano andare in gita, ovunque si andasse e lo rimanente Giorgio desiderava accomiatarsi alla quinta, sua vecchia classe. Così convocai l'assemblea di classe, ma ahimè la sfortuna mi perseguitava e mi colpì alle spalle: lo medesimo dì fù indetto sciopero de li studenti per i soliti motivi insulsi de lo perimo sciopero dell'anno scolastico. E fù così che ci trovammo dinanzi la scuola a discutere sull'entrare o no a scuola. Dibatemmo a lungo e giungemmo alla conclusione che sarebbero entrati solo io e messere Stefano, Tatiana e li quattro destinati a farsi interrogare di filosofia. Ci incamminammo io, Stè, così nomiamo messere Stefano, e Gigi, uno delli interrogandi di filosofia, con li altri dietro. Giunti al cancello e oltrepassatolo ci voltammo e non vedemmo nessuno de li nostri compagni. Sciagura! Tradimento!! Vigliaccheria!!! Sconcertati proseguimmo ed arrivammo nella aula, soli, in tre. Facemmo 2 ore di dibattito e discussione colla Professoressa Merlo e così giunse il tempo della assemblea. Nono stante fossimo stati traditi convincemmo la Professoressa Di Dio a farci fare asemblea e a non spiegare, di questo ci dovranno essere debitori li altri compagni che non entrarono. Eravamo in tre ma dibattemmo per una ora sugli ordini del giorno: viaggio d'istruzione e interrogazioni programmate. Avremmo potuto fare quello che ci pareva, senza porre minimo riguardo alli compagni nostri, ma lo spirito di classe vinse la bastardaggine. Decidemmo di fare una stima della situazione delle opinioni della classe e di confermarle con un'altra assemblea nello stesso mese. Verbalizzai, servendomi della mia maestria con lo scrivere e aggiornai la preside.